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Si addestrino quattro pareti di pietra, legno, ferocia,
purché dura materia sia,
a divenire camera cremisi.

Si attenda l’epilogo di una virtuosa civiltà.
Abbia vergato evangeliari a Lindisfarne
abbia celebrato il divino nell’arco a sesto acuto
abbia venerato l’inferenza e la verifica
abbia improntato monete attraverso il conio
per commerciare il sale, il rame, la seta. Leggi tutto…

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“Le nozze allegoriche di Matteo Conti e Valentina Bordon” sul numero 14 di “Alibi”

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Esce il numero 14 della rivista “Alibi” e contiene la mia singolare novella “Le nozze allegoriche di Matteo Conti e Valentina Bordon”. Ogni riferimento a fatti, persone, amici, sentimenti, matrimoni e ufficiali dello stato civile reali è distillato dall’imprevedibile alambicco dell’allegoria. Leggi tutto…

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“Le avventure del capitano Ego” pubblicato da Ottolibri

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Il mio romanzo Le avventure del capitano Ego è stato pubblicato il 30 aprile 2016 dalla folle e sublime editrice “Ottolibri”.

È disponibile in formato epub (qui: https://www.bookrepublic.it/book/9788898812349-le-avventure-del-capitano-ego/) e in formato cartaceo (qui: http://www.amazon.it/avventure-del-Capitano-Ego/dp/8898812337). Leggi tutto…

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I 17 sentori del mondo dimorato

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Antefatto
Un dio qualsiasi, libero da impegni, quel giorno creò il mondo. Egli volle che esistesse un cielo ove aviatori e frombolieri avrebbero potuto disegnare traiettorie proprie (i primi), del sasso prescelto (i secondi), e il cielo si manifestò. Volle che al cielo fosse concesso un limite inferiore, solido e coriaceo, una superficie sulla quale sapersi sostenere in piedi, argomentare di effemeridi seduti, proiettare le proprie ombre ritagliate nel bagliore del meriggio. Si palesò così la terra ed apparì opportuno. Egli, amando la simmetria, ritenne che la luce e il colore del cielo meritassero di riflettersi e vide che sulla terra ciò non avveniva. Allora interruppe la terra di oceano vasto e mari vocati alla villeggiatura di rado elitaria. Volle la vita ad animare quel palcoscenico inerme. L’albero e il fiore: bellezza nitida ma priva di velocità. Il nibbio e l’antilope: velocità non priva di bellezza ma ineludibilmente prevedibile. Nei primi esperimenti ogni opportunità di intrattenimento sobrio e colto parve compromessa. Così fu l’uomo, inteso come primate sedicente evoluto, a reclamare nella volontà di quel dio qualsiasi una presenza risolutiva nel mondo. Leggi tutto…

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Corteggiamento irrituale della signorina Pandora

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Colei che fa sesso ascoltando la sonata K 184 di Scarlatti per clavicembalo disprezza le svolte. Per questo, anziché svoltare, suole dissolvere muri, barriere e ostacoli di qualsivoglia materiale e spessore purché le si manifestino innanzi. Ciò le consente di percorrere esclusivamente una traiettoria rettilinea: per la precisione dal punto A al punto B. Il punto A è collocato appena fuori dalla vulva della madre che generosa ne generò l’esclusiva configurazione dei pregi. Il punto B è collocato nel mio petto assetato di squartamento, al centro esatto del mio cuore accogliente e vasto. Leggi tutto…

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Ho tremila anni e settanta nomi

mg_9270Anselm Kiefer, “Book with Wings” (1992-94)

[uno] Scrivo nudo.

[due] Un Реактивный Противотанковый Гранатомёт (Reaktivnyj Protivotankovyj Granatomjot), ovvero un lanciagranate propulse (a reazione) anticarro RPG-32 di fabbricazione russa, pochi istanti fa ha atomizzato nell’ordine: tapparelle avvolgibili in PVC, porta finestra in alluminio anodizzato con taglio termico, tende con bracciale a due teli beige chiaro collocati alle mie spalle, peraltro nude. In assenza di corpi solidi opachi quali serramenti e complementi d’arredo a celare la mia figura seduta innanzi al laptop, dalle nove finestre dell’edificio prospiciente quello in cui scrivo nudo, nove agenti operativi appartenenti a nove differenti servizi di intelligence possono spiarmi con relativo agio. Leggi tutto…

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“Quando le palpebre di Loredana celarono il mondo agli occhi e viceversa” pubblicato sulla rivista Alibi n° 10

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Strane cose dal nome impronunciabile

childcageQuesta storia ha inizio prima che il seme di Indostanembolendolonirica fosse piantato.

Prima che il seme di Indostanembolendolonirica fosse piantato le cose non andavano poi così bene. Anzi andavano piuttosto male. Solo che nessuno se ne accorgeva. Quasi nessuno.

Prima che il seme di Indostanembolendolonirica fosse piantato a Leonardo Intraprendenti, il bambino protagonista di questa storia, davano fastidio soprattutto tre cose. Innanzitutto il divieto, per i più piccoli, di giocare all’aperto. L’Inevitabilcentralamministrazione della città aveva infatti vietato ai bambini di giocare nei parchi (giudicati troppo pericolosi), nelle piazze (ritenute pericolosissime) e nei cortili (poco pericolosi in sé ma destinati quasi esclusivamente al parcheggio delle auto). Rimaneva la Ludogabbia® [ogni qualvolta troverete il simbolo ®, leggete ad alta voce o mentalmente: “marchio registrato”, è indispensabile!]. Continua a leggere

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“Magra madonna dalla vacua leadership” pubblicata su Lahar magazine n° 22 – Madonna

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Della purpurea chioma di lei e di lei medesima

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Il mondo è teatro della contrapposizione tra due schiere. Quanti ritengono che l’allegoria più efficace per rappresentarsi la borsetta di una fanciulla e il suo contenuto sia la traboccante cornucopia, da una parte. Coloro i quali investirebbero piuttosto di tale ruolo il vaso di Pandora, dall’altra. A entrambe le schiere menzionate va attribuita di buon grado una frazione di credito. Chiunque abbia imposto alla propria mano un’eroica catabasi, un prudente carotaggio o un pavido snorkeling nella pochette di una ragazza, avrà infatti rinvenuto al suo interno molto di soteriologico e altrettanto di letale. Ciascuno degli innumerabili oggetti presenti sul gradiente ontologico stabilito tra Tampax Silk Regular e Walther P38, avrà offerto a quella mano un proprio esemplare. Oggi ci troviamo un romanzo russo. Una cosa soltanto non si avrà a rinvenire: il cuore della giovane. Ella non lo reca mai con sé. Leggi tutto…

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