Non ci azzardiamo certo a sostenere che possedere un dito in più (per ciascuna mano) sia preferibile o addirittura irrinunciabile. Affermiamo tuttavia, con la cautela del caso, che il suo impiego potrebbe rivelarsi interessante in numerose circostanze. Innanzitutto in campo letterario (quali risultati otterrebbe quel sesto imprevedibile dito cimentandosi con una tastiera meccanografica?), ma non solo. Da oggi in poi esploreremo gli ambiti, le situazioni, gli accadimenti, le casualità e i frangenti in cui tale mutazione può essere impiegata a discapito delle dita tradizionali. Esse permettendo.
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